Ciao Campionessa!
Montoggio, sabato 8 giugno 2019
ore 21.30
Cara Zia,
sono sotto casa a rastrellare un po’ d’erba ché
quest’anno ce n’è fin troppa, e non avendo animali da nutrire diventa solo un
problema. È tardi, fa fresco, si sta bene, e anche se rastrellare è
fatica, la sera mette pace e gli uccelletti tengono compagnia. Quando guardo il
cielo, che pian piano si rischiara correndo verso l’ultimo bagliore, penso a te
che sei in viaggio da qualche parte, o forse sei già arrivata. Qualcuno mi ha
detto che ormai sarai alla mensa del Signore e l’immagine mi ha confortato: dev’essere
bello sedere alla tavola dove c’è sempre posto.
Poi, però, sono stato assalito da un dubbio
terribile e per un momento sono rimasto quasi impietrito dalla paura: e se a
quella tavola ti servono il pesto? Non oso neppure immaginare la tua reazione, e così ho pensato di scriverti alcune raccomandazioni. Lo so che chi oltrepassa
il ponte del tempo sa leggere nei cuori dei propri cari, ma chissà se è una
cosa immediata o se ci vuole un po’ di rodaggio; perciò mi affido a un mezzo
più pratico, che conosci bene: nel tuo ufficio postale hai scritto e letto
tanto, quindi sono sicuro che la lettera funzionerà certamente. Fammi il
favore, cerca di tenerti calma e tranquilla. Se vedi arrivare un piatto di
pasta condita con qualcosa di verde o senti profumo di pesto, prendi un bel
respiro e prova a contare almeno fino a cento. Lì su sanno fare di tutto ma non
è detto che conoscano una buona ricetta per il pesto. Lo so che la nostra salsa
ormai ha girato il mondo, ma lì siamo oltre e magari lo chiamano pesto pur non
avendo mai assaggiato il tuo, perciò devi avere un po’ di pazienza. Ho sentito
dire che gli ingredienti li hanno dei migliori. Il
formaggio è quasi eterno, quindi così buono non lo avrai mai assaggiato. Lo
stesso l’olio, che sarà santo, perciò di meglio non c’è. I pinoli non ne
parliamo: pare siano incomparabili e a buon prezzo! Il sale è grosso, di quello buono,
stai tranquilla, e non fa nemmeno male. Insomma, tutta roba “di prima”. Ecco, volevo dirti che corre
voce non sia troppo popolare l’aglio: non ci far caso e continua a contare
ancora per un po’, magari saranno allergici, mica altro, roba di salute... Ah,
a proposito: non sono sicuro sappiano coltivare il basilico come si deve;
sai lì son tutti santi, martiri e angeli, gente capace di fare i miracoli, mica
robetta, però col basilico non so come se la cavano, perciò non far caso se senti
un po’ di gusto forte…
Nessuno di loro ha mai partecipato al campionato e non
so nemmeno se conoscano il mortaio, perché picchiare col pestello credo sia
contro i loro principi, anche se a prendere le botte sono i pinoli, l’aglio e
il basilico. Insomma, non è detto siano provetti pestatori.
Va beh, dai, le mie raccomandazioni te le ho fatte. Cerca di non
arrabbiarti, almeno non subito, aspetta un momento. Non vorrei ti mettessero
alla prova per vedere se reagisci davanti a un pesto che sa di menta. Tu lascia
correre, digli che così buono non l’avevi mai mangiato eccetera, eccetera...
e fai bene la parte, dimostrati convincente, perché quelli son capaci di leggerti nel pensiero e credo sia
meglio non lo facciano. Poi, fra qualche giorno, quando ti sarai fatta un
giretto nelle cucine, qualche consiglio daglielo, però, perché presto o tardi –
speriamo tanto tardi – alla tavola dove c’è sempre posto arriveremo
anche noi. E allora ci mangeremo un po’ di pesto assieme, di quello buono, se possibile.
Ciao. Fai buon viaggio.
Grazie Sergio💞💞💞 ti voglio bene...sei speciale💕
RispondiEliminaChe bella carezza hai lasciato a tua zia, che bello averla voluta condividere con noi. Un abbraccio Sergio.
RispondiEliminaDifficile che un uomo faccia commuovere un altro uomo.
RispondiEliminaLe parole che hai regalato alla zia e a noi, sono... come siete voi, semplici, vere, senza secondi fini. Già il popolo di Montoggio è così, prendere o lasciare e su certe cose non si discute. Che bel ricordo hai lasciato, chi vi conosce, capirà ogni riga, i "furesti" si accontenti o, non tutto è per tutti.... Popolo del pesto,piegate la testa e ascoltate, da lassù si sente toc toc toc toc, la regina è all'opera.
Grazie Sergio.
grazie a Voi che avete lasciato un commento, anche se due risultano anonimi e dunque non posso ringraziarli per nome. Alessandro Marenco: grazie a te e un abbraccio caloroso!
RispondiEliminaSolo ora mi accorgo di essere anonimo.
EliminaRoberto Aramini.
Ciao Sergio
EliminaHo riletto adesso la bellissima lettera, cavolo è già passato un anno....
Ti voglio un mondo di bene.
Un abbraccio
Gianni
P.S. il primo anonimo ero io