Un ottimo strudel casalingo


Che lo strudel si faccia in tanti modi lo so perfino io anche se, di solito, la differenza principale sta nella pasta: taluni usano la frolla, altri la sfoglia. Immagino che di ricette se ne trovino a bizzeffe ma a me fa piacere provare a raccontare quella di Evi Mair, una giovane signora altoatesina che vive in Val Pusteria. Il suo è uno strudel sincero e onesto, un prodotto casalingo che ha nella semplicità il suo più grande pregio. Mi sono fatto spiegare come lo fa e so già che molti rimarranno delusi dal mio racconto perché, contrariamente a ciò che fanno tutti, io non darò le quantità precise degli ingredienti: Evi fa tutto a occhio e velocemente. Diciamo che la quantità è quella che occupa un tegame da forno, un forno normale, casalingo, circa 45x35 cm. Innanzitutto occorrono le mele, possibilmente di una varietà un pochino meno dolce; ce ne vogliono circa due chili e mezzo che vanno sbucciate e tagliate a fette non troppo sottili.   
Poi bisogna preparare il pan grattato, che dev’essere passato in padella con una noce di burro, ovviamente portandolo a tostatura senza bruciarlo. Nella ciotola con le mele sbucciate e tagliate si aggiunge qualche cucchiaio di zucchero, un po’ di cannella a piacere, un cucchiaio di rum, la scorza di un limone grattata e un po’ di succo. Tutti questi ingredienti vanno amalgamati con il pan grattato in modo che si distribuiscano omogeneamente.
A questo punto si passa alla frolla, che Evi fa partendo da circa 150 grammi di burro appena ammollato. Aggiunge poi lo zucchero, tre uova intere, farina tipo 00 (a occhio), una bustina di zucchero vanigliato e una di lievito per torte. Impasta il tutto fino a ottenere una frolla ben amalgamata.
Unta leggermente una placca da forno, prende metà della frolla e la tira col mattarello sopra un foglio di carta da forno. Deve diventare piuttosto sottile e di spessore omogeneo.

Con l’aiuto della carta da forno la frolla va ribaltata sulla placca e leggermente accomodata in modo che sia ben distesa su tutta la superficie del tegame.
Si passa quindi alla disposizione delle mele, che vengono sistemate in uno strato piuttosto spesso (circa 3-4 cm).
Una volta collocate le mele si passa alla copertura col secondo strato di frolla, ripetendo esattamente la procedura adottata per il fondo dello strudel. Il passaggio in forno è immediato e la cottura dura circa 45 minuti a 180°C, salvo aumentare leggermente la temperatura negli ultimi 10 minuti. Il risultato finale a me pare ottimo.
Evi ci tiene a dire che quella è la ricetta che si fa nella sua famiglia ma che ne esistono infinite varianti, ovviamente partendo dalla forma diciamo arrotolata, ovvero dal classico “cannellone” che contiene il ripieno a base di mele. Con questa formula si fa uno strudel per la famiglia, casalingo, e se si vogliono aggiungere noci, pinoli o uva sultanina si può farlo seguendo i gusti e le esigenze dei propri familiari. Grazie Evi, il tuo strudel sincero è davvero ottimo!

Commenti

  1. Me ne avevi parlato di questa ricetta, e come immaginavo dalla tua descrizione è proprio lo strudel che piace a me, con pasta diversa, genere frolla. Comunque è ben spiegata e si può replicare benissimo. Con tre uova e 150 di burro dovrebbero essere più o meno sui 400 g di farina...proverò! Secondo me un po' di levito ci sta eccone. Grazie per la ricetta, Ilaria

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    1. si, si può fare, se si ha un minimo di dimestichezza. Il lievito ci sta, certo, ma lo dicevo perché taluni non amano il lievito chimico - e non lo mettono nella frolla - come evitano la vanillina, magari aromatizzando lo zucchero a velo con una bacca di vaniglia, ma lo sai molto meglio di me.

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